Imprebanca: a favore degli imprenditori

di Gianfilippo Verbani 1


 Imprebanca, il nuovo istituto di credito che sostiene gli imprenditori, nata proprio con lo scopo di fornire conti correnti e molti altri servizi bancari alle aziende.

Nata da un gruppo di imprenditori romani (il direttore generale sarà Riccardo Lupi, responsabile della direzione finanziaria Bnl fino al 2007), la banca al momento non é ancora operativa, ma lo sarà all’inizio del 2010 e il primo sportello verrà aperto nella sede Confcommercio di Roma. Successivamente sarà aperto uno sportello all’interno di una filiale Ina Assistalia. Entro 5 anni gli sportelli di Imprebanca dovrebbero diventare 13 più 6 punti dislocati presso le Sedi della Confcommercio romana e 30 sportelli Atm.

L’istituto si propone di offrire prodotti innovativi studiati appositamente per il mondo imprenditoriale del Lazio, mettendo insieme il Gruppo Banca Finnat, la compagnia assicurativa Ina e l’ente per concessioni ai lavoratori aziendali, Ecla. La collaborazione con i partner Ina e Banca Finnat fornirà a Imprebanca prodotti di bancassurance e altri servizi dedicati alle imprese.Tra gli azionisti della nuova banca ci sono molti gruppi imprenditoriali della capitale che operano nei settori del commercio, dell’edilizia, del turismo e della grande distribuzione. Gli imprenditori quindi saranno amministratori di una banca multifunzione, che risponderà alle esigenze di cittadini e imprese laziali:

La nascita di una banca a opera di un gruppo di imprenditori dedicata alle piccole e medie imprese – ha affermato Davide Bordoni, assessore alle Attività produttive – è uno strumento per dare soluzioni concrete e aiutare la crescita economica della capitale. La creazione di un istituto di credito ad hoc legato alla dimensione romana può costituire un volano per l’economia capitolina e fornire risposte certe per le concessioni creditizie, la certezza dei tempi e la trasparenza.

La banca punta di realizzare nei primi cinque anni un bacino di più di 25 mila clienti retail e 5 mila imprese, con un volume di attività che si prospetta sui 500 milioni di euro di impeghi, e 200 milioni di euro di raccolta.


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