Il numero dei prestiti erogati tocca il minimo storico a novembre 2013

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Anche per il mese di novembre 2013 l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, ha pubblicato il suo rapporto mensile che descrive lo stato delle banche del nostro paese. Le ultime rilevazioni hanno messo in luce un ulteriore aumento delle sofferenze bancarie, che rispetto al 2012 hanno guadagnato diversi miliardi in più. 

Aumentano ancora le sofferenze bancarie ad ottobre 2013

Il bollettino emesso dall’ABI, tuttavia, ha anche tracciato il punto della situazione in merito alla condizione dei prestiti nel mese di novembre 2013. Ebbene, nell’undicesimo mese dell’anno, i prestiti concessi a famiglie e imprese da parte degli istituti di credito italiani hanno toccato il loro minimo storico. La flessione dei finanziamenti su base annua ha raggiunto il 4 per cento ma questo dato mostra anche un calo mai più registrato sin dagli anni Novanta.

I prestiti in sofferenza sono un problema sociale

Crisi economica, recessione e mancanza di investimenti sono le principali cause che contribuiscono a congelare il mercato del credito italiano, ma un certo rilievo viene anche dato alla rischiosità che il credito comunque assume in questo periodo, in cui il rapporto tra impieghi e sofferenze ha raggiunto un livello molto elevato. Di conseguenza, gli istituti di credito non vogliono assumere ulteriori oneri.

Anche gli ultimi dati Istat, del resto, confermano questa visione dell’ABI relativa al mondo del credito. Dal 2007 ad oggi i prestiti concessi a famiglie e imprese si sono sono ridotti di molto, anche se i tassi di interesse si sono assestati su livelli piuttosto bassi, così come voluto dagli ultimi interventi della Banca Centrale Europea, che ha mantenuto il costo del denaro al minimo storico.