Il 2015 sarà un anno positivo per i mutui

di Gianfilippo Verbani Commenta

In particolare buoni risultati sul fronte della domanda di mutui si aspettano dal settore delle surroghe, grazie al taglio dei tassi di interesse e al calo degli spread.


 Anche il 2015 sarà molto probabilmente un anno positivo per i mutui perché si presuppone che il trend positivo innescato nel 2014 continui anche nel corso del nuovo anno. In particolare buoni risultati sul fronte della domanda di mutui si aspettano sempre dal settore delle surroghe, in quanto il taglio degli spread e il mantenimento su livelli piuttosto bassi dei tassi di interesse indurranno anche nel 2015 i mutuatari a sostituire i vecchi finanziamenti con altri di nuova accensione presso altre banche. I nuovi valori dei tassi soglia per mutui e prestiti nel primo trimestre 2015

Inoltre anche nel 2015 dovrebbe mantenersi inalterato quel trend positivo che ha visto nel corso del 2014 aprirsi una certa ripresa nel settore delle compravendite immobiliari.
Anche la Banca d’ Italia, tuttavia, nel suo ultimo bollettino statistico, quello relativo al trimestre numero quattro del 2014 ha rilevato che c’ è stato un incremento positivo nelle erogazioni in Italia nel corso del terzo trimestre 2014, con risultati migliori in verità nel sud e nelle isole. Ha fatto registrare difatti un 23,5 per cento.

Mutui congelati fino al 2017 grazie alla Legge di Stabilità 2015

Nella zona nord occidentale dell’ Italia, infatti, non sono tanto numerosi i mutui a livello quantitativo, ma sono più alti che non nel resto d’ Italia gli importi erogati, in aumento del 12,7 per cento rispetto al terzo trimestre del 2013. Seguono in classifica, per l’ ammontare totale delle erogazioni, la parte del centro Italia e l’ area del nord est, con un incremento rispettivamente del 16,7 per cento e del 13,9 per cento. A livello regionale, invece, la prima posizione italiana per volume di erogazioni nel settore dei mutui immobiliari è al momento detenuta dalla Lombardia, seguita da Lazio e Veneto. Gli incrementi più significativi si sono avuti tuttavia nelle regioni situate nella parte meridionale dell’ Italia, come il Molise, la Basilicata, la Puglia e la Campania.