Home banking: più contrasto ai crimini informatici

di Gianfilippo Verbani 1


 In futuro in Italia sarà ancora più incisivo il contrasto ai crimini informatici nell’ambito sia dei servizi di home banking, sia in quelli legati all’utilizzo del “denaro di plastica”, ovverosia Bancomat, carte prepagate e carte di credito. Questo grazie ad un accordo che, secondo quanto reso noto nella giornata di ieri dall’ABI, è stato siglato dall’Associazione Bancaria Italiana con la Polizia Postale, e che ha una durata di tre anni. Polizia e banche, quindi, rafforzano nel nostro Paese la collaborazione nella lotta ai “cyber criminali” che sono purtroppo sempre più strutturati ed in grado di agire non solo su scala nazionale, ma anche transnazionale. L’accordo, tra l’altro, porterà ad attivare un canale di scambio informativo sui fenomeni delittuosi al fine di poter agire tempestivamente anche al fine di prendere con rapidità le dovute contromisure ed azioni difensive.

In questo modo le infrastrutture telematiche del settore finanziario saranno sempre più sicure e protette grazie ad una vera e propria partnership tra pubblico e privato che, come messo in risalto proprio dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) con una nota, esalta il ruolo centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

La sicurezza su carte di debito e di credito, così come sull’home banking, passa chiaramente anche attraverso il corretto utilizzo dei servizi da parte del titolare. Ad esempio, per Bancomat e carte di credito occorre sempre tenere separata la conservazione della carta e quella dei codici PIN, meglio se imparati a memoria.

Allo stesso modo, per l’home banking è sempre bene andare ad utilizzare un computer ben protetto con antivirus e firewall aggiornati, ma anche a cambiare periodicamente la password di accesso alla Banca online. La prudenza in queste cose di certo non è mai troppa specie se, cosa in generale da evitare, si accede all’home banking non solo da casa, ma magari durante la pausa pranzo dal computer dell’ufficio.


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