Gli effetti della privatizzazione delle Poste sugli investimenti in Buoni Fruttiferi Postali

di Gianfilippo Verbani Commenta

Tutte le persone che nel corso del tempo hanno investito nei prodotti di Poste Italiane possono però domandarsi quali effetti può avere la privatizzazione delle Poste sui loro investimenti.


 I Buoni Fruttiferi Postali sono una delle forme di investimento preferite dagli italiani sin da tempi abbastanza antichi, perché costituiscono un prodotto di investimento sicuro e a basso rischio, accessibile sin da piccole somme e decisamente alla portata di piccoli investitori, famiglie e pensionati.

Sono molto diverse le tipologie di Buoni attualmente sottoscrivibili e adattabili alle differenti esigenze di investimento. I Buoni Fruttiferi Postali, lo ricordiamo, sono i prodotti emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e collocati in via esclusiva da Poste Italiane.

Come funzionano i Buoni Fruttiferi Postali a sette anni

Tutte le persone che nel corso del tempo hanno investito nei prodotti di Poste Italiane possono però domandarsi quali effetti può avere la privatizzazione delle Poste sui loro investimenti.

Come funzionano i Buoni Fruttiferi Postali 3×4

Gli effetti della privatizzazione delle Poste sugli investimenti in Buoni Fruttiferi Postali

In tal caso è necessario sapere che la vendita di una quota di minoranza del capitale di Poste Italiane non avrà alcun effetto sugli investimenti in Buoni Fruttiferi Postali dei clienti privati e in merito a tale certezza si è avuto anche una specifica conferma da parte dell’azienda al quotidiano la Stampa.

L’ ufficio stampa di Poste Italiane ha infatti dichiarato in merito che Poste Italiane colloca i Buoni Fruttiferi Postali e si occupa della raccolta del risparmio postale per conto dell’emittente Cassa Depositi e Prestiti, attraverso la propria rete di uffici postali. Questa attività  è disciplinata oltre che da norme di legge anche da convenzioni  stipulate periodicamente tra Poste Italiane e la Cassa Depositi e Prestiti. Attualmente è infatti in corso di definizione la convenzione relativa al Periodo 2014 2018.

La privatizzazione di Poste italiane, che sarà puntata per il 40 per cento del capitale sociale, non cambierà il controllo pubblico dell’azienda e non creerà alcuna conseguenza sull’attività di collocamento dei prodotti di risparmio postale che continueranno ad essere emessi con la garanzia dello Stato Italiano.