Gli effetti positivi del reddito minimo garantito di 560 euro in Finlandia

di Daniele Pace Commenta

La parte psicologica si è liberata da quel riflesso condizionato che hanno tendenzialmente i percettori di assegni-previdenza


 Lo stato della Finlandia ha voluto sperimentare il reddito minimo garantito a duemila cittadini disoccupati, facenti parte di una fascia di età compresa tra i 25 ed i 58 anni.

Come sappiamo il paese nordico ha un tasso di disoccupazione molto elevato, che si aggira intorno all’8%, ed ora gli economisti stanno traendo i primi risultati sull’esperimento, che sembra aver funzionato, dando effetti positivi, a tal punto che lo stato sta pensando di estenderlo a tutta la popolazione.

Gli effetti

Nonostante il reddito minimo garantito non è sufficiente a vivere una vita dignitosa, specialmente in un paese dove i costi sono alle stelle, gli effetti inaspettati sono stati positivi. Il primo aspetto è che i volontari che hanno eseguito il test si sono liberati da ansia e stress, specialmente dovuta alla ricerca del lavoro, che gli ha incentivati a cercare non solo un posto fisso, ma anche un lavoro con contratto a tempo indeterminato.

Nel secondo invece c’è la parte psicologica, che si è liberata da quel riflesso condizionato che hanno tendenzialmente i percettori di assegni-previdenza in quei paesi dove il walfare si mostra generoso ed ampiamente esteso, ovvero perdendo gli stimoli nella ricerca di un lavoro ed impiego e rientrare invece nel mercato.