Come gestire il proprio conto corrente una volta aperto

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Quello dell’apertura di un conto corrente è forse il momento in cui il cliente prende maggiormente consapevolezza di tutti gli aspetti relativi alla gestione del rapporto contrattuale che ha appena stipulato con la banca. Non bisogna però pensare che per la gestione ottimale del proprio conto corrente gli adempimenti finiscano con la stipula del contratto. 

>  Differenza tra estratto conto e lista movimenti

Come è noto, prima dell’apertura di un conto corrente è sempre buona norma prendere visione del Foglio Informativo che illustra tutte le caratteristiche del conto che si sta aprendo, dai servizi inclusi, agli orari di servizio e di funzionamento, alle commissioni che vengono applicate e così via.

> A cosa serve il conto corrente

Una volta presa visione di queste condizioni contrattuali, però, il titolare di un conto corrente è tenuto a monitorare costantemente la situazione del proprio conto, sia controllando gli estratti conto cartacei e online che possono venirgli recapitati con scadenza periodica,  sia le altre comunicazioni che possono arrivare dalla banca.

Nel corso della durata del rapporto con la banca, infatti, le condizioni contrattuali offerte dalla stessa possono cambiare, sulla base dell’introduzione di nuove normative nazionali o comunitarie, ma anche sulla base delle decisioni del direttivo della banca stessa. In tutti questi casi il cliente ha il diritto di essere avvisato e di poter recedere eventualmente dal contratto stipulato in precedenza.

Inoltre, il controllo delle condizioni contrattuali del proprio conto corrente nel tempo permette al titolare di valutare se le condizioni offerte sono ancora adeguate alle proprie esigenze, dal momento che sia la propria situazione personale e lavorativa può subire delle modifiche, sia le nuove offerte delle altre banche potrebbero proporre prodotti più vantaggiosi.