Finanziamenti PMI: Bando Regione Piemonte per i prestiti partecipativi

di Gianfilippo Verbani 1


 Sta per partire, nella Regione Piemonte, un importante Bando riservato alle piccole e medie imprese operanti sul territorio che potranno rafforzare la loro struttura patrimoniale grazie alla presentazione della domanda per i prestiti partecipativi. A darne notizia è stato Massimo Giordano,  Assessore allo Sviluppo Economico ed alle Attività Produttive della Regione Piemonte, nel sottolineare come quella messa in atto sia la prima misura rientrante nel “Piano straordinario per l’occupazione“. Al Bando, avente una dote pari a ben 20 milioni di euro, si potrà accedere a partire dal prossimo 20 luglio, data in corrispondenza della quale le PMI potranno compilare ed inoltrare direttamente via Internet la domanda grazie ad un apposito modulo presente sul sito istituzionale della Regione Piemonte.

Il “Piano straordinario per l’occupazione“, annunciato nei giorni scorsi dall’Amministrazione regionale, punta ad implementare tutta una serie di azioni finalizzate ad accelerare l’uscita del sistema imprenditoriale ed occupazionale dallo stato di crisi, una crisi che, secondo l’Assessore Giordano, deve essere superata al più presto. Ai prestiti partecipativi possono accedere quelle imprese che risultano classificabili come PMI, e per cui l’Assemblea, con un’apposita delibera, ha dato l’ok ad un aumento di capitale da parte dei soci per un importo non inferiore ai 50 mila euro, e che nello stesso tempo sono stati messe a punto delle iniziative finalizzate al miglioramento dell’azienda.

Possono accedere alla misura le piccole e medie imprese piemontesi sane, con buone prospettive di sviluppo, ragion per cui sono escluse le imprese in difficoltà e/o quelle che risultano essere soggette a procedure concorsuali. Il prestito partecipativo, concesso sotto forma di finanziamento agevolato, a coprire il 100% dell’aumento di capitale societario, potrà poi essere restituito dalla piccola e media imprese nell’arco di cinque anni, ovverosia in 60 rate mensili, ed a fronte della concessione di un contributo a fondo perduto che può arrivare fino al 5% dell’importo erogato.


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