Finanziamenti imprese: in Italia i tassi sono tra i più alti in Europa

di Gianfilippo Verbani 2


 In Italia il denaro preso in prestito dalle imprese attraverso le banche costa caro, molto caro. E con la stretta creditizia degli ultimi mesi, le cose sono peggiorate sotto tutti i punti di vista: dalle richieste di credito respinte all’aumento degli spread passando per la concessione di credito per un ammontare inferiore a quanto richiesto dall’impresa per i propri fabbisogni di cassa e per il sostegno ai propri piani di investimento. L’ultimissimo allarme sul costo del denaro in Italia a carico delle imprese è giunto dalla CGIA di Mestre, il cui Ufficio Studi, in base ad un’elaborazione, ha rilevato come in Italia i tassi siano e rimangano sempre più elevati rispetto ai principali Paesi del Vecchio Continente. Il differenziale, tra l’altro, è più ampio se si considerano i prestiti a breve termine, ovverosia quelli inferiori ad un anno: in tal caso, infatti, secondo le rilevazioni effettuate dall’Associazione degli artigiani e dei piccoli imprenditori, nel nostro Paese il tasso medio applicato è pari al 4,37% rispetto al 4,02% della media nell’eurozona.

Solo in Paesi come il Portogallo e la Grecia il costo del denaro è più elevato. In Germania, infatti, il tasso medio applicato sui prestiti a breve termine a carico delle imprese era a maggio 2009 del 4,13%, in Spagna era pari ad appena il 3,98%, mentre in Francia ed Olanda, rispettivamente, il tasso medio si è attestato al 3,37% ed al 3,70%. Insomma, in Italia i prestiti alle piccole e medie imprese vengono applicati con un tasso medio superiore di uno 0,30% circa rispetto alla media dell’eurozona che non appare giustificabile, visto che i parametri di riferimento dovrebbero essere quelli fissati per l’area euro dalla Banca Centrale europea.

Pur tuttavia, l’Ufficio Studi della CGIA di Mestre rileva come se da un lato in Italia i prestiti a breve termine costino cari, dall’altro quelli a lungo termine sono più a buon mercato rispetto alla media nell’eurozona; nel dettaglio, in Italia un’impresa può infatti contrarre prestiti a lungo termine, con una durata superiore ai cinque anni, con tassi che a maggio erano in media pari al 3,87% rispetto al 4,12% mediamente rilevato nello stesso mese nei Paesi dell’Unione Europea.


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