Finanziamenti imprese: fondi per l’internazionalizzazione nel sud-est asiatico

di Gianfilippo Verbani 3


 Al fine di incentivare i processi di internazionalizzazione delle imprese italiane all’estero, ed in particolare a Singapore ed in Malesia, Paesi chiave dell’area del sud-est asiatico, le più importanti banche italiane sono scese in campo con un plafond pari a ben 3,3 miliardi di euro al fine di finanziare gli investimenti e le esportazioni nelle aree citate. In particolare, la delegazione bancaria impegnata in quella che rappresenta una vera e propria missione economica nell’area è composta da sei istituti di credito, i quali da soli coprono ben il 70% del settore bancario; trattasi, nello specifico, di BNL-BNP Paribas, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi, UBI Banca e Banco Popolare. A livello territoriale, gli imprenditori italiani alla conquista dei mercati citati possono fare affidamento sulla presenza a Singapore degli istituti di credito, ed in particolare delle filiali estere di Unicredit, Intesa Sanpaolo, UGF Banca, ma anche di UBI Banca attraverso una società finanziaria controllata.

In Malesia, invece, sono presenti Cariparma, Friuladria e BNL. Il plafond di 3,3 miliardi di euro è così suddiviso: 2,3 miliardi di euro a Singapore, e di questi 1,3 miliardi di euro sono già stati utilizzati; 940 milioni di euro in Malesia, di cui 496 milioni di euro sono già stati utilizzati. Per quanto riguarda le finalità di utilizzo, il 43% del plafond per il mercato della Malesia è destinato alle operazioni imprenditoriali di internazionalizzazione a breve termine, mentre la restante quota del 57% per investimenti con un’ottica di medio e lungo termine.

Per quanto riguarda invece Singapore, il 35% del plafond è per operazioni a medio e lungo termine ed il restante 65% per le operazioni a breve. Secondo Domenico Santececca, direttore centrale dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), l’impegno degli istituti di credito italiani per l’internazionalizzazione in aree strategiche come quelle del sud-est asiatico conferma come le banche stiano continuando a svolgere il proprio mestiere a sostegno delle imprese anche in questo momento di palesi difficoltà congiunturali.


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