Finanziamenti imprenditoria femminile e giovanile in Toscana

di Gianfilippo Verbani 1


 Nella Regione Toscana, a partire dal prossimo mese di ottobre del 2011, fare impresa in rosa, ed in generale da parte dei giovani, sarà più agevole. Questo grazie all’entrata in vigore di una nuova Legge regionale che “apre”, tra l’altro, anche alle imprese di donne senza alcun limite di età, ed ai lavoratori in difficoltà, ovverosia quelli che sono in mobilità ed in cassa integrazione. In questo modo, al fine di ottenere finanziamenti per l’imprenditoria, la platea dei potenziali beneficiari subirà un sensibile allargamento. In particolare, per le imprese giovanili da ottobre il target massimo di età sarà innalzato da 35 a massimo 40 anni a fronte dell’estensione della platea di imprese under 40 che potranno ottenere finanziamenti; fino ad ora, infatti, potevano accedere ai finanziamenti regionali per l’imprenditoria giovanile solo quelle imprese che presentavano un elevato contenuto di innovazione e di tecnologia, mentre da ottobre la Regione aprirà anche ad altre tipologie di imprese.

I cambiamenti riguardano anche la natura e le modalità di accesso ai finanziamenti; l’Amministrazione al riguardo, infatti, intende stanziare 5 milioni di euro per tre anni, quindi complessivi 15 milioni di euro, ma non più per erogare contributi in conto capitale. I fondi, tra di loro cumulabili, saranno infatti erogati con finalità quali l’abbattimento degli interessi sul credito, nonché per la prestazione di garanzie a favore, ad esempio, di quei soggetti cosiddetti non bancabili, ovverosia coloro che non hanno le credenziali a livello di accesso al credito per ottenere fidi, prestiti e finanziamenti dalle banche.

In questo modo la Regione Toscana punta a dare un contributo concreto alle criticità a livello occupazionale che in questo momento interessano un po’ tutto il Paese. Stiamo parlando, nello specifico, di fenomeni quali la precarizzazione, le difficoltà a trovare lavoro anche da parte dei soggetti più istruiti, nonché di chi scoraggiato rinuncia non solo alla formazione, ma anche a trovare un’occupazione.


Commenti (1)

  1. Sulla carta è una Bella notizia ma rischia di essere vanificata dalla realtà del sistema bancario italiano.dico questo in relazione a vicende vissute personalmente in quanto a.d. di alcune aziende.ultimamente ho ottenuto per un finanziamento a m/t una garanzia a prima richiesta da fiditoscana pari all’ 80% del valore.ebbene nonostante ciò ad oggi nessuna banca è disposta a erogare il finanziamento senza un ulteriore fideiussione dei soci dell’ azienda pari almeno al 130% dell’investimento!!…e stiamo parlando di appena 50000 e di un azienda con in ottimo rating…a questo punto mo chiedo a cosa servono realmente queste operazioni e tutto il tempo che viene impiegato per fare le rchieste,esaminarle,riunire i consigli per le delibere,ecc ? non sarebbe piu utile che o vari consorzi erogassero
    direttamente i finanziamenti o che ci fosse una banca regionale tipo la cdp che Lo facesse in modo da spezzare il cartello creato dal sistema bancario che affossa tutte le pmi?…

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