Finanziamenti imprenditoria femminile a Pescara

di Gianfilippo Verbani 1


 Grazie ad una apposita convenzione siglata con la Banca Tercas, in Provincia di Pescara scattano, a favore dell’imprenditoria femminile, i finanziamenti agevolati. A darne notizia è stato il Comitato per l’imprenditorialità femminile che ha siglato la convenzione con l’obiettivo di incentivare la nascita di nuove imprese con titolare donna, ma anche di garantire continuità a quelle già esistenti in una fase congiunturale che chiaramente è ancora non facile. Nel dettaglio, i finanziamenti erogabili da Banca Tercas per l’imprenditoria femminile sono di due forme: mutuo ipotecario, oppure mutuo chirografario con rimborso a rate mensili posticipate. Nel dettaglio, i mutui ipotecari sono rimborsabili in massimo dieci anni a fronte di un importo erogabile fino a 250 mila euro; invece i mutui chirografari, per un importo massimo erogabile pari a 25 mila euro, si possono rimborsare in 60 rate mensili.

La convenzione tra Banca Tercas ed il Comitato per l’imprenditorialità femminile, in accordo con quanto riportato dal sito Internet della Camera di Commercio di Pescara, è già attiva, ragion per cui le imprenditrici possono già presentare le domande di accesso ai finanziamenti ipotecari o chirografari agevolati entro e non oltre, comunque, il 31 dicembre del 2011. Tutte le domande pervenute verranno esaminate dal Comitato per l’imprenditoria femminile, che rileverà nello specifico la completezza della documentazione allegata, nonché la congruenza dell’iniziativa presentata con tutti i requisiti di ammissibilità fissati dall’accordo. Dopo aver accertato questi punti fondamentali, il Comitato potrà trasmettere la domanda di finanziamento a Banca Tercas per l’avvio dell’istruttoria bancaria vera e propria.

I finanziamenti a tasso agevolato sono a favore delle imprese della provincia che operano nei seguenti settori: turismo, commercio, servizi, industria, agricoltura e artigianato. Inoltre, le tipologie di imprese finanziabili sono tutte le società di capitali con partecipazione a maggioranza femminile, le ditte individuali a titolarità femminile, ma anche le società di persone e le cooperative costituite in misura non inferiore al 60% da donne.


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