La FED prevede un aumento del costo del denaro nel 2015

di Gianfilippo Verbani Commenta

Il tasso di interesse medio del costo del denaro per il 2015 sarà pari all'1,375 per cento, per arrivare a cifre ancora più elevate successivamente - si prevede un 2,875 per cento nel 2016.


 Nel corso del 2015 il costo del denaro, oggi ai minimi storici soprattutto in Europa potrebbe tornare ad aumentare in seguito ad un globale miglioramento dell’economia. Lo prevede la FED, la Federal Reserve americana, la quale ha emesso nuove previsioni per il prossimo anno in seguito all’analisi dei dati del mese di settembre 2014, in cui, almeno in America, il tasso di disoccupazione della popolazione è sceso per la prima volta sotto la soglia del 6 per cento. 

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La FED infatti determina i tassi di interesse del denaro sulla base dei risultati del mercato dell’occupazione americana, la quale in questo ultimo periodo ha vissuto un decisivo incremento migliore delle attese per circa 30 mila posti di lavoro.

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Al momento, però, i tassi di interesse americani sono comunque al loro minimo storico, compresi tra uno 0 per cento e uno 0,25 per cento, sin dai valori del 2008. Ma i valori sono destinati ad aumentare. Una indagine previsionale presso la Fomc, la sezione operativa di politica monetaria della FED, ha mostrato che il tasso di interesse medio auspicabile per il 2015 sarà pari all’1,375 per cento, per arrivare a cifre ancora più elevate successivamente – si prevede un 2,875 per cento nel 2016.

L’aumento del costo del denaro sarà però vincolato anche ai dati relativi all’inflazione e quest’ultima a quelli del PIL, il prodotto interno lordo. Si prevede per il PIL una crescita nel 2015 pari al 2,6 – 3,0 per cento, una previsione tuttavia al ribasso rispetto al +3,0-3,2 per cento stimato in precedenza.