Due utili consigli prima della stipula di una cessione del quinto

di Gianfilippo Verbani Commenta

Un paio di consigli pratici da applicare nel caso di sottoscrizione di una cessione del quinto.


Abbiamo ripetuto più volte che un prestito su  cessione del quinto si distingue dalle altre forme  di finanziamento proprio per la caratteristica secondo cui l’importo del rimborso mensile non può superare il quinto della retribuzione netta mensile.

Gli elementi essenziali del contratto di una cessione del quinto

Un primo consiglio che è  possibile mettere in pratica in caso di sottoscrizione riguarda proprio questo limite. In alcuni casi infatti gli istituti di credito consentono di oltrepassare questo limite, purché il titolare conferisca apposita delega per il prelevamento delle somme in esubero rispetto al consentito. In casi di questo genere, quindi, il richiedente deve valutare con attenzione la propria capacità di sostenere la rata mensile al fine di non risultare prima o dopo insolvente nei confronti della banca.

La normativa italiana prevede inoltre che il richiedente dia immediatamente comunicazione all’intermediario finanziario di eventuali diminuzioni della propria retribuzione.

Tre buoni motivi per richiedere una cessione del quinto

Il secondo consiglio che si può applicare nel caso di una richiesta di cessione del quinto riguarda invece il confronto dei diversi TAEG, che possono diventare elementi indicativi della convenienza solo se i prestiti confrontati hanno le stesse caratteristiche di durata e di importo. È infatti necessario in merito a questo aspetto tenere presente che:

  • A parità di importo il tasso si riduce all’aumentare della durata del finanziamento
  • A parità di durata il tasso si riduce all’ aumentare dell’ importo del prestito.

Nel tasso annuo effettivo globale o TAEG sono infatti comprese alcune spese accessorie che non vengono invece comprese nel tasso annuo nominale o TAN.