Debranding per la maggiore tutela dei consumatori

di Gianfilippo Verbani Commenta

Debranding per la maggiore tutela dei consumatori: ci sarà l'obbligo di separazione del marchio tra distributore e venditore della stessa società energetica


L’Autorità per l’energia ha introdotto una piccola novità nel suo sistema in modo che ci sia maggiore trasparenza e una migliore concorrenza tra gli operatori dei diversi settori. In pratica adesso è in vigore l’obbligo di separazione del marchio tra distributore e venditore della stessa società energetica. Che vuol dire?

Più trasparenza e migliore concorrenza, questo l’obiettivo dell’Autorità per l’energia che adesso obbliga alla separazione del marchio tra distributore e venditore della stessa società energetica. In più dovrà essere chiara la distinzione dei canali di comunicazione e degli spazi commerciali.

 

Voltura contratto luce ENI, ENEL e ACEA i costi

Questa operazione su larga scala, nel settore elettrico e gas, si chiama debrandig e serve per evitare ogni rischio di confusione. Tanto per fare un esempio. Anche se sono tantissimi i brand che operano questa confusione, il più noto è probabilmente quello di Enel Distribuzione ed Enel Energia. Anche queste società dovranno adeguarsi ai nuovi obblighi di separazione del marchio e della comunicazione, che andranno adottati entro il 30 giugno 2016.

 

Voltura contratto luce i costi del mercato libero

Il debranding, previsto dalle direttive europee del cosiddetto “terzo pacchetto energia”, è frutto del recepimento del decreto legislativo 93/11. L’Autorità per l’energia lascerà la libertà alle società di decidere quale tra l’attività di distribuzione o vendita dovrà modificare marchi, spazi commerciali e canali di comunicazione.

Gli obblighi di separazione degli spazi commerciali e dei canali di comunicazione potranno essere assolti entro il 1° gennaio 2017.