Credito al consumo: alla Sardegna il record dell’indebitamento

di Gianfilippo Verbani 2


 In materia di credito al consumo, su scala regionale, sono i consumatori della Sardegna quelli più indebitati, mentre i più “virtuosi” sono i cittadini del Trentino Alto Adige con un indebitamento procapite da credito al consumo pari in media a 990 euro. Questo è quanto rileva il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Casper), un Comitato istituito di recente dalle Associazioni dei Consumatori Codacons, Adoc, Unione Nazionale Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino. La media nazionale dell’indebitamento procapite da credito al consumo è pari nel nostro Paese a 1.864 euro per effetto di prestiti che oramai i consumatori contraggono anche per l’acquisto di beni e di servizi di prima necessità a causa della crisi che ha ridotto, spesso drasticamente, le entrate familiari.

E così i consumatori, a causa dei rincari che hanno fatto perdere potere d’acquisto, oramai richiedono prestiti anche per poter finanziare le spese sanitarie, e quando non è possibile accedere al credito, per mancanza di requisiti bancari e finanziari, il cittadino è costretto a rinunciare alle cure. I livelli di indebitamento più elevati, c’era da aspettarselo, si registrano in Italia nelle Regioni del Sud; se in Sardegna, infatti, l’indebitamento procapite da credito al consumo è pari a 2.630 euro, in Sicilia è a 2.450 euro con a ruota il Lazio (2.320 euro), la Calabria (2.150 euro) e la Campania (2.090 euro), mentre valori quasi dimezzati rispetto alla Regione Sardegna si registrano in Veneto, con 1.420 euro procapite, ed Emilia-Romagna con 1.560 euro.

A costringere i consumatori italiani ad indebitarsi sempre di più in questi ultimi anni, come sopra accennato, è stata anche la raffica di rincari che il Comitato Casper bolla come ingiustificati e speculativi, ragion per cui al riguardo Codacons, Adoc, Unione Nazionale Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino hanno organizzato contro i rialzi speculativi dei prezzi una manifestazione che si terrà giovedì prossimo, 23 settembre 2010, a Catania, Salerno, a Foggia ed a Roma davanti alla sede dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (Antitrust).


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