Accesso al credito: alleanza Abi-Commercialisti-Unioncamere

di Gianfilippo Verbani 2


 Al fine sia di aumentare la capacità di accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, sia di acquisire, da parte delle banche, maggiori informazioni finanziarie sulle PMI, nei giorni scorsi a Napoli l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, Unioncamere ed il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili hanno sottoscritto un importante protocollo d’intesa che permetterà di far accrescere e di potenziare i comportamenti virtuosi nelle relazioni che intercorrono tra banca ed impresa. Trattasi, nello specifico, di una importante iniziativa pilota con la quale si punta a identificare una figura che, autonoma ed indipendente rispetto alle parti interessate, ed in possesso dei necessari requisiti di professionalità e di onorabilità, fornisca informazioni finanziarie aggiuntive in quello che, in materia di accesso al credito, risulta essere il normale processo di valutazione da parte del sistema bancario.

Quello che frena le banche nel concedere il credito, come visto nella fase più acuta della crisi finanziaria, è proprio il problema legato a casi di informazioni non esaustive e non pienamente consistenti sull’impresa in grado di valutare il proprio merito creditizio. Ebbene, a seguito del lavoro svolto dal professionista, infatti, quest’ultimo potrà rilasciare all’impresa una attestazione che poi potrà essere utilizzata nei normali rapporti con il sistema bancario che, quindi, potrà anche far leva su informazioni finanziarie aggiuntive “raccolte” dal professionista su asset specifici quali le rimanenze di magazzino ed i crediti che la PMI vanta nei confronti di terzi.

Il professionista viene identificato e scelto in base ad un apposito elenco che è tenuto presso le Camere di Commercio con l’ausilio dei rappresentanti degli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti. In questo modo le possibilità di accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese potranno aumentare attraverso informazioni finanziarie aggiuntive che possono sia promuovere, per quel che riguarda i comportamenti economici, la legalità, sia garantire trasparenza e attendibilità dell’informativa aziendale.


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