Setacciando le proposte dei principali gruppi bancari d’Italia, abbiamo individuato una serie pressoché infinita di mutui. Ce n’è uno per ogni esigenza: da quello con lo Switch, che consente di modificare il tasso di rimborso in ogni momento del finanziamento, fino a quello che invece mantiene fissa la rata incidendo sulla durata; da quello che vi consente di tirare il fiato, sospendendolo in caso di difficoltà economiche, fino a quello che comincia con una formula salvo consentirvi di ridiscuterla trascorsi cinque anni. Mai una volta che si parli delle più normali, consuete, modalità di rimborso? Tasso fisso o tasso variabile? Oggi cerchiamo di porre rimedio alla lacuna parlando del mutuo a tasso variabile di Credem.
Sono scelte: a quelli che vogliono tutto e subito, principalmente per non pensarci più, diamo il consiglio di girare altrove. Chi invece ritiene più consono alla propria situazione economica il cominciare a pagare una rata più bassa, accollandosi la possibilità (il rischio?) di sopportare la variazione dell’importo nel tempo, ecco che nel Mutuo Casa Tasso Variabile trova la risposta esatta. Attenzione: la rata può aumentare sensibilmente; ma è anche vero che, specialmente in periodi di crisi economica, chi ha acceso un mutuo a tasso variabile gongola per via del taglio del tasso Euribor di riferimento.
Credem propone un mutuo di durata minima 5 anni (massima 30) con “Rata periodica posticipata con addebito automatico in conto corrente”. Come scopriamo continuando a leggere dal sito, La rata è composta da una quota capitale e una quota interessi, e può avere frequenza mensile, trimestrale o semestrale”. Unica, ma importante, garanzia richiesta è l’ipoteca. Il vantaggio? Condizioni trasparenti, dacché è difficile pronosticare se sarà vantaggioso anche sotto il profilo economico un investimento che vi impegna fino a 30 anni, somma erogata in pochi giorni e deducibilità degli interessi passivi pagati nel corso dell’anno.
