Così il Governo ha fatto ripartire il mercato immobiliare

di Gianfilippo Verbani Commenta

Tutte le misure per favorire nuovamente l'accesso al credito.


Le detrazioni fiscali a favore della casa si aggirano intorno ai 5,8 miliardi di euro e hanno interessato complessivamente undici milioni di beneficiari: si tratta dei bonus per le ristrutturazioni, le riqualificazioni energetiche, l’acquisto di mobili e i canoni di locazione, inerenti l’anno d’imposta 2014, di cui i contribuenti hanno usufruito nelle dichiarazioni dei redditi 2015.

Questi i dati forniti dal ministero dell’Economia nel corso del seminario ‘fare casa‘ in cui è stato fatto il punto sulle mosse per favorire acquisto, affitto, mutuo e ristrutturazioni. Complessivamente 2,8 milioni di persone fisiche hanno speso circa sedici miliardi.

Cifre che arrivano insieme a quelle fornite dall’Agenzia delle Entrate, che certifica una buona ripresa del mercato immobiliare nel primo trimestre 2016. In confronto allo stesso periodo dello scorso anno, le compravendite aumentano del 17,3% e di oltre il 20% se si considera solo il settore delle abitazioni. Segno positivo anche per le pertinenze (+17,3%) e per il settore commerciale (+14,5%), mentre è più contenuta la ripresa del comparto produttivo (+7%) e del terziario (+1,3%). Tra le grandi città, Torino, Genova e Milano registrano gli incrementi maggiori nelle compravendite delle abitazioni, facendo registrare, rispettivamente, una crescita del 37,2%, 27,8% e 26%.

Intanto, da gennaio dello scorso anno, sono arrivate 9.245 domande per il Fondo di garanzia mutui per l’acquisto della prima casa attivato dal Dipartimento del Tesoro. Di queste, 7.500 sono state accolte (al 30 maggio 2016) e solo a maggio sono state presentate 1.167 richieste. Secondo i dati della Banca d’Italia, nel 2015 le nuove erogazioni di mutui sono sostanzialmente raddoppiate rispetto al 2014 passando da 31,8 miliardi a 62,1 miliardi (+95,3%).

Così il ministro Padoan:

Il complesso delle misure sulla casa ha una triplice valenza di policy: il sostegno alle famiglie, la ripresa del settore edilizio e della filiera produttiva del settore casa, il moltiplicarsi delle opportunità di accesso al credito. Lungo queste direttive proseguirà l’azione del governo.