Cosa prevede il quantitative easing della BCE

di Gianfilippo Verbani Commenta

Ecco che cosa prevede il quantitative easing, il programma di acquisto di titoli di stato da parte della Banca Centrale Europea.


 La BCE – la Banca Centrale Europea – ha approvato l’ atteso quantitative easing, ovvero il lungo piano di acquisti necessario per far salire l’ inflazione nei prossimi mesi, piano che sarà attivo almeno fino al 2016. Vediamo quindi più da vicino che cosa prevede questo piano.

La BCE decide per il quantitative easing

Il piano di acquisti dei titoli verrà deciso di volta in volta in base alla partecipazione delle diverse banche nazionali al capitale della BCE. Le banche partecipanti sono la banca centrale tedesca – Bundesbank – con un 18 per cento, la banca centrale francese con il 14,1 per cento e Bankitalia con un 12,3 per cento.

 

Le tre condizioni di Draghi per il quantitative easing

Per la sola parte dei titoli di stato il programma prevede un acquisto di circa 40 miliardi di euro al mese, per un totale di 760 miliardi di euro nel corso del programma. Potranno però partecipare a questo programma solo i titoli di stato e i debiti emessi da stati che hanno un giudizio di affidabilità positivo – ad esempio si preannuncia l’ esclusione della Grecia, anche se si prevede un possibile rientro nell’ iniziativa di quei paesi che sono in fase di rientro sotto il controllo dell’ Unione Europea o del Fondo Monetario Internazionale.

I titoli acquistabili con questo programma potranno avere una scadenza compresa tra i 2 e i 30 anni e nel loro acquisto non si potrà superare una quota pari al 33 per cento del debito di ogni paese e una quota pari al 25 per cento del debito circolante per ogni emissione. In questa circostanza la Banca Centrale europea non ha modificato il valore dei tassi di interesse.