Conti correnti nuovi più economici

di Gianfilippo Verbani Commenta


 I conti correnti “nuovi” sono più economici di quelli già presenti sul mercato bancario. A sostenerlo è la Banca d’Italia, che nel suo periodico monitoraggio ricorda come la cifra di costo di un conto corrente in Italia dipenda fondamentalmente dall’anzianità dello stesso rapporto, valutando che vi sono differenze anche del 40 per cento tra i conti correnti aperti nel corso dell’ultimo anno e quelli che invece sono stati aperti da più di 10 anni.

In generale, afferma la Banca d’Italia (le cui elaborazioni sono state duramente contestate da Adusbef e Federconsumatori), nel 2012 la spesa media per la gestione di un conto corrente è stata pari a 101 euro, 4,8 euro in meno rispetto a quanto rilevato nell’anno precedente e 9,2 euro in meno rispetto al 2010. Al netto delle commissioni che sono pagate sugli scoperti e sui finanziamenti, la spesa media di conto corrente è invece pari a 86,9 euro.

Diverso è invece il discorso per i conti correnti che sono stati aperti nel corso dell’ultimo anno, per i quali la spesa si pone al di sotto della media, con un onere medio di 60,5 euro. Ne consegue che per poter risparmiare sul conto corrente diventa fondamentale –ha dichiarato Carmelo Barbagallo, direttore centrale per la vigilanza bancaria e finanziaria di Bankitalia – “che i consumatori siano sensibilizzati sui vantaggi che derivano da una verifica periodica dei costi del conto e dal confronto tra le offerte alternative presenti sul mercato: vanno in questa direzione le disposizioni adottate dalla Banca d’Italia” (a proposito di novità sui conti correnti, vedi quanto arriva dalla Francia: conti correnti gratis in edicola).

“Il cambio del conto” – ha poi concluso Barbagallo – “può beneficiare di una cornice giuridica in grado di assicurare il rapido trasferimento di rapporti quali gli addebiti e gli accrediti automatici, che a oggi manca. La Banca d’Italia guarda con interesse alla recente proposta di direttiva europea sui conti di pagamento che affronta, tra l’altro, questo argomento”.