Le conseguenze per i mutui dopo la separazione

di Gianfilippo Verbani Commenta

Per molte persone la separazione e il divorzio incidono pesantemente sul regime patrimoniale e finanziario, perché in molti casi la conclusione della matrimonio si traduce anche nella perdita della casa coniugale.


 Secondo una recente indagine, il numero dei separati e divorziati in Italia ha oggi raggiunto i 2,7 milioni di persone. Per molti di questi la separazione e il divorzio hanno pesantemente inciso anche sul regime patrimoniale e finanziario, perché in molti casi la conclusione della matrimonio si è tradotta anche nella perdita della casa coniugale. Ma il dato forse più spinoso della vicenda è che nella maggior parte dei casi su questa casa si continua a pagare anche un mutuo

I documenti integrativi da presentare in seguito alla richiesta di mutuo

Tale situazione secondo la statistica in questione investe di media il 28 per cento degli uomini separati e il 18 per cento delle donne separate e le conseguenze peggiori da questo punto di vista di verificano in particolare nel periodo immediatamente successivo alla separazione, quando almeno la metà delle coppie separate – il 54,7 per cento – continua a pagare il mutuo sottoscritto per l’acquisto della casa comune.

> Perché le donne italiane faticano ad ottenere prestiti

C’è da dire però che la situazione tende a migliorare con il tempo, tanto è vero che dopo circa 5 anni di tempo, solo una percentuale molto piccola degli interessati, il 5,4 per cento, continua a pagare il mutuo per la casa coniugale. Il campione afferma tuttavia che dopo la separazione e il divorzio le condizioni economiche vengono a ridursi e lo standard di vita tende a peggiorare.

Separati e divorziati, inoltre, nella maggior parte dei casi tendono ad avere difficoltà ad accendere un nuovo mutuo e questo si verifica in circa il 46,2 per cento dei casi. Le soluzioni alternative che si presentano per avere un alloggio allora sono quelle dell’affitto, del ritorno nella casa paterna o della convivenza “forzata” nella casa coniugale.