Le condizioni del credito in Italia restano difficili per Bankitalia

di Gianfilippo Verbani Commenta

Le banche hanno dichiarato che le condizioni di accesso al credito potrebbero rimanere proibitive nel secondo trimestre 2014 in seguito all'aumento della tassazione delle plusvalenze sulle quote Bankitalia.


 Le condizioni di accesso al credito per imprese e famiglie italiane rimarranno difficili anche nel prossimo trimestre secondo le ultime analisi compiute dalla Banca d’Italia, la quale ha rilevato l’andamento italiano del credito anche nel primo trimestre del 2014. Alla luce degli ultimi sviluppi della situazione, inoltre, l’erogazione del credito sembra doversi complicare ancora di più, in seguito all’aumento della tassazione per le banche e gli istituti di credito voluta dal governo. 

L’ABI si oppone all’aumento delle tasse sulle quote della Banca d’Italia

Le banche italiane non hanno infatti molto apprezzato l’aumento dell’imposta sulle plusvalenze da poco ricavate attraverso la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia, misura che colpisce il settore per circa un miliardo in totale e hanno così dichiarato che le condizioni di accesso al credito potrebbero rimanere proibitive proprio in virtù di ciò.

Il mercato italiano del credito è in ripresa nel I trimestre 2014 secondo Bankitalia

Anche nel primo trimestre del 2014, tuttavia, le erogazioni di prestiti e finanziamenti alle famiglie italiane non sono state del tutto rosee, per via della percezione del rischio che ancora incombe su alcune attività produttive e dell’incertezza economica generale che grava sulla nazione.

Per il trimestre in corso, quindi, secondo le stime della Banca d’Italia gli istituti non applicheranno variazioni di rilevo, anche se con ogni probabilità si protrarrà l’allentamento già in atto nel settore dei mutui.

Per quanto riguarda invece i prestiti, si continuerà sulla strada già intrapresa, che prevede una riduzione dei margini sulla media e un aumento del rapporto esistente tra importo erogato e garanzie richieste.