Come scegliere la carta revolving

di Gianfilippo Verbani Commenta


 La carta revolving è uno strumento di prelevamento e di pagamento “a rimborso rateale”. Contrariamente alle carte bancomat, il rimborso delle spese effettuate avverrà in maniera graduale nel tempo, sulla base di un programma di rimborso pre concordato: una caratteristiche che le rende altresì differenti dalle ordinarie carte di credito, che invece prevedono una restituzione del debito in un’unica soluzione.

In altri termini, la carta revolving è una particolare tipologia di carta di credito in cui le spese non vengono automaticamente saldate in una certa data predeterminata (di norma, a fine mese o a metà del mese successivo), bensì possono essere rateizzate nel tempo sulla base delle proprie preferenze.

Pertanto, quando la banca concede una carta revolving, concede una sorta di finanziamento al titolare dello strumento, il quale si impegna a rimborsare quanto dovuto in rate fisse o variabili, in cambio di un interesse che andrà a sommarsi al capitale speso.

Si noti altresì che i versamenti mensili saldano il debito e ricostituiscono il credito concesso dalla banca originariamente. Pertanto, la carta revolving può ben essere una sorta di fido in grado di rigenerarsi automaticamente sulla base delle restituzioni effettuate (vedi anche come scegliere la carta bancomat).

Per quanto concerne le spese, il canone di questo strumento è praticamente azzerato, o rimane su livelli estremamente contenuti. La voce che invece conviene tenere in considerazione è rappresentata dagli interessi, i quali possono toccare delle cifre estremamente significative. Si tenga conto che, stando a quanto affermano le rilevazioni della Banca d’Italia per il trimestre in corso, il tasso di interesse effettivo globale medio applicato su tale strumento è pari al 17 per cento per plafond fino a 5 mila euro, e del 12,13 per cento per quanto attiene cifre superiori.

La carta revolving ha pertanto tassi di interesse ben superiori a quanto previsto per altre forme di finanziamento finalizzata, con tassi del 12 per cento e del 10,15 per cento.