Che cos’è il mutuo a tasso variabile con CAP

di Gianfilippo Verbani Commenta


 I tassi di interesse che possono essere applicati dalle banche e dagli altri intermediari finanziari per la concessione di un mutuo sono di diverso tipo. Come è noto esistono infatti mutui a tasso fisso, mutui a tasso variabile, mutui a tasso misto, mutui a tasso doppio e mutui a tasso agevolato. Ma tra i mutui a tasso variabile esiste anche una ulteriore categoria di finanziamento: quelli a tasso variabile con CAP

I tassi di interesse da conoscere prima della sottoscrizione di un mutuo

Vediamo quindi in cosa consistono i mutui a tasso variabile con CAP e quali sono le loro caratteristiche.

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Che cos’è il mutuo a tasso variabile con CAP

Il mutuo a tasso variabile con CAP è una formula di mutuo in cui viene applicato un tasso di interesse variabile indicizzato al costo del denaro, ma viene posto un limite massimo, verso l’alto, al valore del tasso di interesse. Questo tetto massimo è chiamato CAP rate e viene imposto per garantire i clienti che lo scelgono da oscillazioni troppo consistenti del tasso di interesse.

In definitiva, quindi, il mutuo a tasso variabile con CAP a differenza di quello a tasso variabile e basta offre ai mutuatari qualche garanzia in più dal punto di vista della sicurezza.

Il valore del CAP rate, del tasso di interesse massimo, viene stabilito all’interno delle norme contrattuali in fase di stipula del mutuo. Il finanziamento in questione, quindi, sarà soggetto ad un tasso di interesse variabile fino a quando il livello non avrà superato il limite, dopo di che si applicherà il tasso massimo.

Le garanzie offerte dal mutuo a tasso variabile con CAP  sono in genere compensate da un spread leggermente più alto della media.