Cattivo pagatore o protestato? Vediamo le alternative

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Oggigiorno può succedere di non essere più in grado di pagare i debiti: se poi addirittura si è subìto un protesto, richiedere un prestito diventa veramente un’impresa impossibile. Non solo, ci si può vedere rifiutato il prestito anche se, pur non essendo arrivato al protesto, abbiamo comunque ritardato il pagamento di qualche rata di finanziamento (bastano brevi ritardi nei pagamenti o richieste di prestiti non concessi, etc…come più volte segnalato dalle principali associazioni di consumatori Adusbef e Assorisparmiatori). In questo caso si viene classificato “cattivo pagatore” dalle Banche Dati a cui attingono le Banche e le Società Finanziarie nel momento in cui controllano l’affidabilità finanziaria di un potenziale cliente.

La cessione del quinto offre un semplice meccanismo di garanzia rappresentato dal fatto che la rata viene pagata direttamente dal datore di lavoro. Quest’ultimo si impegna, sempre e comunque, a pagare la rata almeno finché c’è uno stipendio su cui addebitarla. Ecco perchè non si trovano particolari difficoltà a richiederlo. Viene quindi tolta la possibilità di non pagare la rata e quindi viene anche meno la necessità di prendere informazioni sulla sua affidabilità finanziaria.

E’ per questo che, al di là degli indubbi vantaggi che offre, la cessione del quinto è anche l’unica possibilità di finanziamento per lavoratori che siano stati protestati o pignorati. Tale forma di finanziamento tuttavia impone dei requisiti: essere in possesso di un lavoro regolarmente retribuito, indifferentemente se il richiedente è un dipendente pubblico o privato e una polizza assicurativa se chi ne fa richiesta è un libero professionista.

Molti, spesso e volentieri si gettano nello sconforto aggravando la propria posizione sia debitoria che sociale. Un’altra strada sarebbe quella di poter ripianare immediatamente i debiti contratti e chiedere la cancellazione della propria posizione debitoria presso la Camera di Commercio della propria provincia di residenza, segundo un preciso e non semplicissimo iter burocratico.

Chi invece si ritrova diversi prestiti in corso e vuole accorpare le rate in un’unica rata mensile ricorre al cosidetto “Consolidamento debiti“. Questo tipo di finanziamento, offerto da vari istituti di credito, permette di unificare tutti i prestiti in corso, in un unico finanziamento. I vantaggi:

* l’opportunità di unificare più prestiti in uno solo

* beneficiare di tassi d’interesse più bassi

* riduzione delle rate mensili

* tempi di rimborso più lunghi.