Case, notaio gratis per le vittime dell’usura

di Gianfilippo Verbani 1


 L’usura: un sopruso schifoso a cui molte, troppe famiglie devono sottostare. Pagare una tassa in più ai mafiosi. Chi ne è colpito poi non ha più niente. Come una piovra che porta via tutto. Si perdono soldi, poi il sorriso, poi la voglia di investire. Ma non ovunque. Qualcosa si è mosso. Prima a Foggia, poi a Bari. Chi è vittima dell’usura può accendere un mutuo senza sborsare un euro per la stipula del contratto. Senza pagare il notaio, quindi. Un’iniziativa tutt’altro che isolata in collaborazione con la fondazione Buon Samaritano di Foggia, la fondazione San Nicola e la Santi Medici Onlus. I notai hanno deciso di eseguire gratis gli atti per offrire un concreto sostegno alle persone in difficoltà. «Non potrebbe essere diversamente», ha detto Monica De Paoli, delegata dal Consiglio nazionale al tavolo congiunto con l’Agenzia per le Onlus. «Nella fase costitutiva di una realtà senza scopi di lucro – spiega la De Paoli – la consulenza del notaio è fondamentale, anche perché i requisiti richiesti possono cambiare a seconda della regione, o addirittura della provincia, per effetto della giungla dei registri». Ma c’è il pericolo di snaturare la professione notarile, da sempre al centro di discussioni e critiche? «No, nessun pericolo. È solo un modo per restituire alla società una parte di quel ruolo di responsabilità che ci è stato assegnato». Mutui, certo, ma non solo. Perché la solidarietà non confini regionali o provinciali. C’è anche l’assistenza ai cittadini extracomunitari. In Lombardia, per esempio, l’associazione sindacale dei notai e la Caritas ambrosiana collaborano da tempo. Un aiuto ai cittadini stranieri che decidono di acquistare casa. Per districarsi tra burocrazia e formalità . «Collaboriamo ai corsi di formazione per gli operatori Caritas – spiega Domenico Chiofalo, notaio a Malnate (Varese) e coordinatore dell’iniziativa – e realizziamo le guide destinate agli extracomunitari, per aiutarli ad affrontare i passaggi chiave del loro percorso di integrazione. Il prossimo obiettivo? Contiamo di riuscire ad aprire altri sportelli informativi». Gratis, ovviamente.


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