Carte di pagamento: nuovi “Impegni” delle banche per la sicurezza

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Da qui alla fine dell’anno le carte di pagamento saranno ancora più sicure. Parola del Consorzio PattiChiari e, in particolare, delle 104 banche che hanno aderito a “Pattichiari 2”, la seconda fase del progetto del Consorzio che mira a garantire maggiore efficienza, trasparenza e qualità dei servizi bancari. Le banche che aderiscono alla “Fase 2” rappresentano il 74% degli istituti di credito operanti nel nostro Paese; una quota del 26% che al momento non ha aderito si è defilata nelle scorse settimane “lasciando” il Consorzio e destando non poche perplessità in una fase come quella attuale in cui le banche sono state al centro dell’attenzione e nell’occhio del ciclone in scia alla crisi del credito, ai mutui facili, specie negli Stati Uniti, ed ai bonus milionari dei manager senza alcun reale collegamento all’andamento dei profitti aziendali. Nell’ambito degli “Impegni” presi dalle 104 banche, ci sono quelli relativi ad una maggiore sicurezza nell’utilizzo delle carte di pagamento sfruttando le nuove tecnologie ma anche informando correttamente e puntualmente i titolari delle carte, e provvedendo a consegnare opuscoli informativi e documentazione adeguata.

Ma il miglioramento dell’efficienza riguarderà anche il rimborso degli addebiti non autorizzati sulle carte di pagamento: dal prossimo mese di giugno, infatti, le banche aderenti al Consorzio che hanno sottoscritto gli “Impegni” avranno un massimo di 15 giorni di tempo per restituire gli addebiti errati sulle carte di pagamento a partire dalla data in cui il cliente avrà presentato al proprio istituto di credito tutta la documentazione necessaria per la richiesta di rimborso.

Le banche da qui a fine anno a fronte degli impegni presi saranno altresì chiamate ad investire risorse umane e finanziarie per migliorare e rafforzare la sicurezza dei sistemi di accesso alla banca attraverso l’Internet banking: per effettuare operazioni on line, infatti, a regime non sarà necessaria solamente la user ID e la password, ma anche l’implementazione di ulteriori barriere, presidi e strumenti di sicurezza che garantiscano l’identificazione e l’autenticazione per tutte le operazioni dispositive: dai bonifici all’operatività in titoli passando per il pagamento di utenze, bollettini e tasse con il modello F24.