Carte di credito: USA lanciano regole anti-indebitamento selvaggio

di Gianfilippo Verbani Commenta


 La crisi economica è arrivata dall’America, perciò non dobbiamo stupirci se, sempre dall’America, stanno arrivando anche i primi antidoti, chiamati – oltreché a debellare il virus – a fare in modo che una situazione simile non si possa più verificare in futuro. Abbiamo più volte esplicitato come l’empasse si sia generato per via di una forbice sempre più ampia tra economia reale e virtuale, con quest’ultima a cannibalizzare l’altra: si sono spesi sempre più soldi di cui non si era a disposizione, si è fatto debito che poi non sempre si riusciva a pagare, la bolla è esplosa ed ha lasciato sul terreno migliaia di situazioni di difficoltà. Tra i colpevoli, il principale imputato negli USA è stato sicuramente la carta di credito.

È per questo che lunedì scorso è entrato in vigore il Credit Card Accountability Responsibility and Disclosure Act, una riforma a tutela del consumatore cui le istituzioni hanno lavorato per molti degli ultimi mesi. In sostanza, nella scrittura della regola l’intento del legislatore ci sembra essere stato quello di cercare di fornire alla popolazione alcuni strumenti in grado di limitare al minimo le conseguenze della sua dabbenaggine, una caratteristica che gli americani hanno dimostrato di avere in grande quantità. Già, perché sono stati in molti ad accettare di ricevere una carta di credito senza studiare le condizioni della nota informativa, facendosi attrarre dall’offerta pubblicitaria salvo scoprire che invece i tassi si autoalimentano, anche quando il costo del denaro crolla, e si può perciò arrivare a dover pagare un 30% di interesse sullo scoperto.

Stop al “default universale” per quelli che hanno più di una carta di credito (il mancato pagamento della rata di una sola di queste faceva scattare un aumento degli interessi su tutte); tutte le offerte promozionali dovranno essere riviste in modo tale da durare almeno sei mesi; stop ai continui sforamenti del tetto del debito scoperto; stop alle avances ai minori di 21 anni, che prima di attivare una carta dovranno ottenere il consenso dei genitori. Basterà tutto questo per far cambiare regime ad un popolo abituato ad indebitarsi pur di vivere al di sopra delle proprie possibilità? La risposta interesserà anche noi