Carta di Credito e Bancomat nel nuovo Googlefonino

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Detto della “mania” degli italiani, sempre più propensi ad affidarsi al telefonino per ricevere le notifiche delle loro spese (e controllare, nel caso, che nessuno stia spendendo i loro risparmi al posto loro), scopriamo che mentre nel BelPaese si impara ad apprezzare il servizio di SMS Alert –e comunque si diffida ancora del telefonino nel caso in cui le operazioni diventano più complesse, passando ad esempio all’opportunità di fare trading- dall’altra parte dell’Oceano c’è qualcuno che sta studiando la maniera migliore per dotarci di un telefono in grado di effettuare spese. Il tutto, sia chiaro, non accedendo ad una particolare area del conto corrente dedicata allo scopo, bensì con il solo avvicinamento del terminale ad un apposito congegno elettronico di pagamento, diciamo un Pos più evoluto rispetto a quelli che si vedono oggi.

L’idea, in origine, è venuta ad Apple con il suo iPhone, ricettacolo delle più disparate applicazioni (delle quali, va detto, non sempre si riesce a cogliere la reale utilità, che pure c’è); ora, però, è ufficiale: anche il principale competitor del marchio di Cupertino fondato da Steve Jobs, e stiamo chiaramente parlando di Google (Microsoft da questo punto di vista è lontana anni luce: si “accontenta” di gestire i sistemi operativi dei pc di mezzo mondo), si è messo al lavoro alla ricerca di una soluzione concorrenziale. Il principale motore di ricerca (e non solo) del mondo si appresta infatti a lanciare il suo nuovo Googlefonino, erede del Nexus One.

Non con una presentazione in pompa magna, bensì uno scoop estrapolato vedendo l’amministratore delegato di “Big G”, Eric Schmidt, al Web 2.0 Summit di San Francisco: il suo, è chiaro, non era uno smartphone normale. In particolare, sembra che il cellulare di Schmidt fosse dotato di tecnologia Nfc (Near Field Communication) sviluppata da Philips e Sony. Nfc è in grado di creare una comunicazione “peer-to-peer”, punto a punto, per scambiare dati con un qualunque dispositivo abilitato. Ad esempio un POS. Si apre così la strada per avere carta di credito o bancomat “nel” telefono, dal momento che il pagamento potrà avvenire semplicemente avvicinando il terminale a pochi centimetri dall’apparecchiatura. Portafogli? Addio…