CartaSì Eura di CaRiFe: ricariche piccole per educare al risparmio

di Gianfilippo Verbani 1


 Con i soldi è meglio non scherzare: testa ben ancorata sulle spalle, un po’ di sano pragmatismo e spese sempre inferiori rispetto all’ammontare dei guadagni, magari cercando di risparmiare un po’ di volta in volta in previsione di possibili imprevisti futuri. La cosa più difficile da fare, in questa ottica, è insegnare il valore del denaro alle nuove generazioni. Non è un luogo comune affermare che qualcuno, non avendo mai sperimentato le ristrettezze economiche (come invece ha fatto chi ha vissuto in Italia negli anni ’50), ritiene che i soldi non finiscano mai, salvo trovarsi a non averne più e dover chiedere dei prestiti.

Anche gli psicologi dell’adolescenza consigliano di fornire ai figli una “paghetta” di scarsa entità, per educarli al risparmio ed al consumo “consapevoli”: se questa settimana non spendi perché non ne hai necessità, la prossima avrai a disposizione il doppio del denaro per soddisfare qualche desiderio. Ebbene, in soccorso di questa funzione educativa viene – tra le altre – banca CaRiFe (Cassa di Risparmio di Ferrara), con la sua CartaSì Eura. Un nome strano, eppure simpatico, per designare uno strumento per molti aspetti geniale: a cominciare dal piccolo taglio delle ricariche…

Già, perché la qualità principale di questa prepagata ricaricabile che va sotto il nome di CartaSì Eura, è rappresentata dal fatto che la si può caricare con un minimo di 25 e fino ad un massimo di 500 €uro per volta. Basta ricariche “monstre”, quindi: educhiamo i ragazzi a gestire anche una somma di denaro che a loro può sembrare misera, ma solo fino a quando non capiranno di poterla “accumulare” risparmiando. La carta ha un costo di attivazione di 5 €uro, e può essere richiesta presso tutti gli sportelli CaRiFe: non necessita dell’apertura di un conto, il fruitore può essere anche minorenne ed è ideale anche per chi viaggia.


Commenti (1)

I commenti sono disabilitati.