Ancora bloccata la domanda di prestiti nel mese di maggio 2014

di Gianfilippo Verbani Commenta

I prestiti finalizzati nel 2014 hanno fatto registrare una contrazione del 9 per cento, mentre quelli personali hanno fatto registrare una contrazione del 5 per cento circa se paragonati ai livelli dei primi cinque mesi del 2013.


 Negli ultimi mesi del 2014 la domanda di prestiti in Italia appare ancora bloccata dalla compresenza di alcuni fattori fondamentali che caratterizzano fortemente, in negativo, il quadro economico del paese. Si tratta ad esempio di fattori come il livello record raggiunto dalla disoccupazione e quello altrettanto non entusiasmante conseguito dalla lenta ripresa economica del nostro paese, che, in un’Europa in crescita, è ancora l’unico a presentare bilanci negativi. 

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A confermare questo quadro sono gli esperti dell’ EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che elabora le informazioni relative ad oltre 77 milioni di posizioni creditizie in Italia. La situazione macroeconomia ha dunque ripercussioni negative sulla domanda di credito a livello nazionale, ma si esprime in due diverse tendenze nei confronti dei prestiti e dei mutui.

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Nel corso del 2014, infatti, il settore dei mutui ha visto una debole ma costante ripresa, con l’aumento progressivo del numero delle domande. Sul fronte dei prestiti, invece, la domanda in Italia appare ancora bloccata. I dati complessivi, del resto, relativi al mese di maggio 2014, parlano di una domanda negativa che comprende prestiti personali e prestiti finalizzati, che ha fatto registrare una contrazione del 7 per cento rispetto allo stesso mese del 2013.

La tendenza negativa della domanda dei prestiti in Italia si impone del resto da quindici mesi consecutivi. Riferendosi a dati singoli e non aggregati, invece, i prestiti finalizzati hanno fatto registrare una contrazione del 9 per cento, mentre quelli personali hanno fatto registrare una contrazione del 5 per cento circa se paragonati ai primi cinque mesi del 2013.