Banche: Adusbef, consumatori sempre più sfiduciati

di Gianfilippo Verbani 3


 Quale ruolo hanno in Italia le banche nel contribuire alla crescita dell’economia e, in particolare, a sostenere sia i nuclei familiari, sia lo sviluppo delle imprese? Ebbene, stando ad un sondaggio condotto dall’Adusbef non ci sarebbe da stare allegri visto che i consumatori da tale fronte risultano essere sempre più sfiduciati. Al punto che secondo l’Associazione sono proprio le banche le più odiate dai consumatori e dagli utenti; ma come mai tutto ciò? ll sondaggio dell’Adusbef, nei risultati, ricalca tra l’altro quanto emerso da un ultimissimo rapporto dell’Eurispes. Gli italiani nutrono una credibilità ed una affidabilità nei confronti delle banche pari allo zero in quanto gli Istituti, in accordo con quanto sottolinea Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef, sono “avidi, arroganti, menefreghisti e inaffidabili, soggetti detestati e detestabili“.

Secondo l’Associazione le banche non offrono a conti fatti servizi se non per lucrare e, quindi, adottare pratiche ostruzionistiche verso quelle operazioni che hanno costo zero. Ad esempio, quando ci si reca in banca a cambiare l’assegno, Adusbef sottolinea come si spinga il cliente a versare il corrispondente importo sul conto corrente in modo tale da lucrare sui giorni di valuta e sulle commissioni di versamento. D’altronde anche dal Rapporto Eurispes è emerso come la clientela bancaria si lamenti, esprimendo al riguardo un giudizio molto critico, sui tassi di interesse troppo onerosi sui prestiti.

Così come il costo medio annuo di un conto corrente in Italia è superiore alla media europea, secondo l’Associazione, nonostante più volte al riguardo sia intervenuta l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) smentendo anche i dati rilevati in ambito istituzionale europeo. Il sondaggio dell’Adusbef, effettuato su un campione di poco più di 1.300 consumatori, quindi non avente comunque rilevanza scientifica, rivela come il 53% riponga nessuna fiducia nelle banche contro appena il 4% che, invece, ha tanta fiducia negli Istituti di credito. E quando si parla di assicurazioni, addirittura l’82% del campione interpellato ha affermato di non fidarsi delle compagnie.


Commenti (3)

  1. Guadagnare è lecito…fregare il prossimo no!
    Se consideriamo il comportamento dei banchieri, quali amministratori disonesti che per accaparrare denaro hanno dato luogo alla grande crisi economica mondiale che stiamo vivendo in questi anni, ci rendiamo conto della iniquità in cui il mondo intero è caduto, mentre gli autori del disastro dovrebbero finire in galera!

  2. Giustizia sui Bond Argentini: vanno risarcite le banche?

    Quante sentenze vi sono state a sfavore delle banche e se la legge è uguale per tutti perché esistono sentenze favorevoli e sentenze sfavorevoli?

    Le sentenze sfavorevoli alle banche sono pochissime, si contano sulle dita di una mano!

    Le difformità derivano dal fatto che le opinioni dei giudici non sono e non possono essere tutte uguali, anche se la legge è uguale per tutti i cittadini!

    Perché non si pubblicano tutte le sentenze a favore delle banche?

    Le sentenze a sfavore delle banche creano cattiva fama e diminuzione di fiducia con relativo calo della propensione al risparmio! Le banche le aborriscono! Quelle a favore delle banche sono così poche che è più prudente nasconderle per non doverle confrontare con le sfavorevoli!

    Ed in particolare come ragiona la corte d’appello di Milano?

    Le sentenze emesse sui Bond Argentina, ma anche su quelli della Parmalat e della Cirio, in tutti i Tribunali italiani da Nord a Sud, sono uniformi nel condannare le banche al loro dovere mancato!

    Quella di Milano non fa eccezione! La negligenza nel fare il proprio dovere era esplosa, come una epidemia, proprio nello stesso periodo che va dal 1990 al 2007 circa!

    Morale della favola le banche cercano di farla franca! Poi dopo aver rastrellato moneta a cascata, sia dal mercato che dalle tasche dei propri clienti, si ripuliscono dalla cattiva fama attraverso elargizioni chiamate “sostegni, donazioni e beneficenza”!

    Le montagne di utili di cui le banche si appropriano non sono farina del loro sacco e non derivano dal sudore della loro fronte!

    Al nostro Ministro Giulio Tremonti, che ha provato a creare una Banca italiana Statale, è stato risposto che non è possibile in quanto questa soluzione è una pratica comunista mentre noi siamo un Paese socialista e non comunista! Fino a quando ci verranno imposte delle “idiozie” di questo tipo il nostro sarà un retaggio totalitario del potere capitalistico, che tutto è tranne che socialismo, anche se nel frattempo le nostre Aziende languono per mancanza della normale liquidità e mancanza di risorse finanziarie per investire!

    W l’Italia dei Fratelli d’Italia!

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