La Banca d’Italia alza la soglia dei tassi considerati da usurai

di Gianfilippo Verbani Commenta


 I tassi da usurai sui mutui a tasso fisso? Oltre la soglia dell’8,04 per cento. Lo ha stabilito un decreto ministeriale emanato dal ministero dell’Economia. Il tetto, che viene fissato dalla Banca d’Italia ogni tre mesi, è entrato in vigore il 1 gennaio e sarà applicato fino al 31 marzo 2010. Per rilevare i tassi effettivi, si legge nel comunicato emesso da Palazzo Koch, sono stati utilizzati nuovi criteri considerando, oltre al tasso d’interesse, anche altri parametri, come le spese di finanziamento, le polizze assicurative, i compensi di mediazione e tutte le forme di remunerazione diverse dal tasso di interesse, come le commissioni di massimo scoperto. Tuttavia quest’ultimo parametro ha scatenato le ire della Federconsumatori e Adusbef (l’Associazione in difesa dei consumatori e degli utenti bancari, finanziari ed assicurativi) perché le commissioni di massimo scoperto erano già state abolite per riuscire a diminuire i costi dei finanziamenti. La Banca d’Italia, una banca che si trova con circa il 90 per cento di azionisti in banche e assicurazioni, parrebbe infatti che abbia voluto avvantaggiare la proprietà della banca, prevedendo a breve un ulteriore innalzamento dei tassi d’interesse e ha quindi alzato i limiti al di sopra dei quali si dovrebbe parlare di usura. Secondo le due associazioni dei consumatori la Banca d’Italia, considerando oltre alle polizze assicurative anche le commissioni di massimo scoperto e quelle per la messa a disposizione dei fondi, considerate “commissioni mascherate per scippare gli utenti”, starebbe legalizzando “uno scippo” nei confronti dei cittadini. Per questo motivo Federconsumatori e Adusbef hanno sollevato nuovamente il problema che la Banca d’Italia, invece di rispettare il ruolo di controllore sulle banche, “legalizza comportamenti fraudolenti”. Le stesse associazioni di consumatori segnalano inoltre che l’Antitrust ha già certificato che per chi va “in rosso” sul conti, i costi siano aumentati addirittura di 15 volte rispetto alla precedente commissione sul massimo scoperto.