Auto senza assicurazioni, è boom

di Gianfilippo Verbani Commenta

Auto senza assicurazioni, è boom. Lo ha spiegato l'ANIA che vede nel tagliando elettronico una soluzione al problema evasione.


Contro gli evasori delle assicurazioni è in arrivo una nuova stretta. La relazione dell’ANIA spiega che oggi ci sono per le strade circa 4 milioni di veicoli senza assicurazione. Il doppio rispetto all’anno scorso. Eppure adesso con il tagliando digitale la situazione dovrebbe cambiare. 

Il tagliando digitale per l’assicurazione non è un vezzo ma una soluzione per tutti coloro che in garage e per strada si mettono al volante di un veicolo non assicurato. Il racconto del Corriere della Sera:

Quasi il 10% dei 40,8 milioni di mezzi a due e quattro ruote che circolano in Italia. A rivelarlo è l’Ania, l’associazione di categorie delle imprese, nella sua relazione annuale. La maggior parte delle automobili prive di polizza si concentra al Sud (13,5%), contro l’8,5% del Centro e il 6,2% del Nord.«È un fenomeno che si riflette su tutti gli assicurati – commenta Aldo Minucci, presidente dell’Ania – che debbono pagare un sovrapprezzo destinato al Fondo di Garanzia per risarcire gli incidenti causati da non assicurati».

Telecamere contro gli evasori

Che sia colpa della crisi o di altro, per gli evasori si prevedono tempi duri. Dopo l’estate, dal 18 ottobre, partirà la «dematerializzazione del contrassegno». Tradotto dal burocratese significa un chip installato sul parabrezza controllabile a distanza attraverso telecamere, autovelox, tutor e altri dispositivi elettronici. Annunciato da tempo il provvedimento non è mai entrato in vigore prima per la mancanza di decreti attuativi poi perché mancavano collegamenti fra le varie banche dati. Per sapere se un veicolo ha un Rc auto valida infatti basta incrociare i dati della targa – all’ingresso in una Ztl o al passaggio sotto un rilevatore di velocità – con quelli dell’archivio delle coperture assicurative. In tempi di Big Data sarebbe uno scherzetto. Ma per farlo è necessario modificare l’articolo 201 del Codice della Strada per rendere operativi i controlli remoti. «Senza questo cambiamento – aggiunge Minucci – alle forze dell’Ordine possono solo scoprire gli irregolari fermando i veicoli».