Assicurazione auto, Aosta è la città con le polizze più basse

di Gianfilippo Verbani Commenta

Tra le città in cui si risparmia di meno, secondo l'Ivass, Napoli.


L’Ivass, Autorità di Vigilanza sulle assicurazioni, ha svelato in quale città si risparmia di più per l’assicurazione auto. Stando ai dati contenuti nelle statistiche inerenti al terzo trimestre 2015, la situazione resta pressoché invariata: al Nord, in città come Aosta, le polizze Rc auto hanno costi contenuti, nel Meridione invece (a Napoli ad esempio) le tariffe sono ancora molto alte.

Malgrado i forti gap fra tariffe praticate nelle diverse Regioni italiane, il prezzo medio Rc auto in Italia si avvicina gradualmente alla media europea, con un importo segnalato di 420 Euro.  Il decremento medio rispetto allo stesso periodo del 2014 si è attestato al 7,5 per cento, il che conferma che i premi sono in discesa. In quale città si risparmia di più per l’assicurazione auto? E’ in Val d’Aosta nella città di Aosta che i residenti spendono meno, perché le assicurazioni costano in media 304 Euro.

Meno fortunati gli automobilisti napoletani, che pagano ancora un premio medio di 714 Euro. Per risparmiare però basta utilizzare la comparazione preventivi assicurazioni. L’ultimo Osservatorio di SosTariffe.it ha rivelato che in Piemonte ad esempio, in particolare nella città di Torino (la più costosa), l’assicurazione auto può essere scontata del 65% ottenendo un taglio di ben 379 Euro. Anche a Prato e a Caserta le assicurazioni costano molto (rispettivamente 641 e 626 Euro in media), ma anche qui, chi confronta i prezzi online trova il prezzo più basso in pochi minuti.

La città più economica in assoluto è Aosta, tuttavia la lista dei centri in cui l’Rc auto ha prezzi abbordabili è lunga. Seguono sul podio delle polizze più economiche, secondo le statistiche Ivass, le città di Cuneo, Vercelli, Biella, Belluno, Gorizia, Udine e  Pordenone. Anche Oristano e Campobasso possono ritenersi “economiche”, almeno se messe a confronto con le tariffe assicurazione auto di Toscana, Calabria e Puglia, che rientrano invece nella lista delle “poco abbordabili”.