Arriva la riforma del catasto con l’introduzione dei metri quadri

di Gianfilippo Verbani Commenta

Arriva la riforma del catasto con l'introduzione dei metri quadri. Ecco cosa cambia per gli utenti.


Per 57 milioni di immobili ci sarà l’introduzione dei metri quadrati nella visura catastale. Una misura che amplia i controlli ma rende anche più efficace la verifica. Non solo i vani e il valore catastale, che rimane immutato, ma anche i metri quadri complessivi dell’immobile, base per stabilire l’entità della tassa sui rifiuti.

La novità non è solo formale. Cambiano i dati che ha in mano il cittadino e che già da alcuni anni sono a disposizione dei comuni. E la maggiore consapevolezza non solo aiuterà e semplificherà gli adempimenti, ma servirà anche a mettersi al riparo da sgradite sorprese: controlli, contestazioni e accertamenti. In particolare per la tassa sui rifiuti, che ora si chiama Tari e per la quale – certo non con un intento di semplificazione – si chiede di fare riferimento alla superficie calpestabile, esclusi i muri e le aree scoperte come i balconi e i terrazzi.

Cosa cambia (fonte Ansa)

VISURE CATASTALI CON I MQ: La visura non cambia ma contiene altre informazioni. Ci saranno i dati identificativi dell’immobile (sezione urbana, foglio, particella, subalterno, Comune) e ai dati di classamento (zona censuaria ed eventuale microzona, categoria catastale, classe, consistenza, rendita). I calcoli non cambiano passando dai vani ai metri quadrati. Ma, per appunto, ci saranno anche altri due valori: i metri quadri complessivi e i metri quadri da tenere come parametro per la Tari. Per ora riguarda solo gli immobili (il 95%) che hanno fornito una planimetria.

PER I MQ TARI VA TOLTO IL 20%: Quello indicato nella visura per la Tari sarà solo un parametro indicativo, almeno così prevede la finanziaria per il 2014. Il calcolo della superficie per la tassa sui rifiuti era nel passato una delle cose più complesse del sistema tributario italiano. Ora, invece, con l’arrivo della Tari è stabilito che il parametro di riferimento è quello senza le aree scoperte come calcolato dal Catasto, ridotto del 20%. Così si è al riparo da sanzioni.