Aiuti famiglie in difficoltà di Roma Carta Etica

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Il colosso bancario europeo Unicredit, a seguito dell’acquisizione di Capitalia, e quindi del Banco di Sicilia, Banca di Roma e Bipop Carire, sta portando avanti un importante progetto di solidarietà legato a “Unicredit Card Classic E“, la carta di credito che, senza alcun onere o costo a carico del titolare, permette di destinare il tre per mille delle spese effettuate in beneficenza. Il progetto dura oramai da un ben po’ di anni, visto che è stato avviato nel settembre del 2005 ed ha permesso e sta permettendo di aiutare le famiglie e comunque le persone bisognose nell’ambito di progetti come ad esempio quelli avviati con la Comunità di Sant’Egidio per dare sostegno ai senzatetto. Tra gli altri progetti messi a punto, in questo caso con accordi con i Comuni, a Roma la carta di credito Unicredit Card Classic E permette di aiutare cento mamme romane in difficoltà con un aiuto di 100 euro al mese caricati sulla carta di credito prepagata UniCreditCard Click.

Ogni volta che il titolare della Unicredit Card Classic E effettua degli acquisti, con esclusione quindi dei prelievi di contante, il tre per mille dell’importo pagato va ad alimentare un Fondo di riserva istituito ad hoc per i progetti di beneficenza. I fondi vanno direttamente ad alimentare le UniCreditCard Click che, essendo delle comuni carte di credito prepagate, sono discrete nell’utilizzo da parte delle persone bisognose.

I Fondi che arrivano dal tre per mille della Unicredit Card Classic E sono per il 75% destinati alle persone, alle famiglie, ai bambini, ai papà ed alle mamme bisognose, mentre il restante 25% viene utilizzato per mettere a punto iniziative benefiche con istituzioni sia nazionali, sia internazionali. Ad oggi grazie a Unicredit Card Classic E sono stati destinati in beneficenza oltre 4,8 milioni di euro con progetti di sostegno ed aiuto alle famiglie, ed in particolare i papà e le mamme bisognose che, oltre alla città di Roma, hanno interessato e stanno interessando anche i Comuni di Verona, Brescia e Reggio Emilia.