Aiutare l’Italia e le famiglie vendendo oro e riserve

di Gianfilippo Verbani 3


 L’oro non è più necessario a garantire la circolazione monetaria, e per questo andrebbe venduto. Ad affermarlo nei giorni scorsi sono state, congiuntamente, l’Adusbef e la Federconsumatori nel sottolineare altresì come da un lato l’Italia, rappresentata dalle famiglie e dai lavoratori, soffra, mentre dall’altro la Banca D’Italia “nuoti” in un tesoro di oro e di riserve. Questo secondo le due Associazioni dei Consumatori è inaccettabile visti gli effetti nefasti di una crisi finanziaria ed economica che non è arrivata per caso in quanto trattasi in tutto e per tutto di una vera e propria crisi sistemica che ha fatto impennare anche nel nostro Paese il numero dei disoccupati. In particolare, secondo quanto riporta la Federconsumatori attraverso il proprio sito Internet, al 31 dicembre dello scorso anno la Banca d’Italia aveva un tesoro dato da 26,7 miliardi di euro in valuta, e ben 83,19 miliardi di euro in oro.

Nel frattempo la disoccupazione in Italia è balzata ad un tasso prossimo al 9%, con quella giovanile che drammaticamente sfiora il 29%. E visto che le cause della crisi sono da spiegarsi anche con le scelte e non scelte fatte dall’oligarchia bancaria, Adusbef e Federconsumatori chiedono che Bankitalia avvii un piano di dismissione di oro e di riserve valutarie in modo da destinare il ricavato alla copertura del cosiddetto fondo di ammortamento del debito pubblico.

D’altronde il nostro Paese ha per certi versi le mani legate quando ci sono da fare investimenti costituiti da spesa pubblica proprio perché il nostro debito è elevato, e perché l’attuale contesto macroeconomico e finanziario non ci permette di poter rischiare di finire nell’occhio del ciclone della speculazione internazionale così come avvenuto, invece, per Paesi come la Grecia e l’Irlanda, che hanno dovuto cedere agli aiuti dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale; anche Portogallo e Spagna, inoltre, rimangono nel mirino delle Agenzie di rating.


Commenti (3)

I commenti sono disabilitati.